La prevenzione è un’opportunità dalla quale trarre benefici quali ad esempio evitare l’insorgenza di malattie o la comparsa di complicanze di salute talvolta letali, giungere ad una diagnosi precoce, mantenere una migliore qualità di vita oltreché un suo prolungamento, una riduzione del rischio di disabilità a lungo termine.
I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) riferiti alla prevenzione prevendono, tra le altre attività, vaccinazioni e gli screening organizzati che sono di fatto un diritto inalienabile della persona; attraverso le attività di prevenzione il SSN si impegna a favorire una maggiore consapevolezza deli assistiti e ad intervenire per l’ adozione di comportamenti salutari, ad accedere a cure preventive, indipendentemente dallo status sociale ed economico.
Nonostante ciò, nel nostro Paese alcune vaccinazioni, in particolare quelle raccomandate e gratuite nelle persone ≥ 65 anni o con patologia cronica o in condizione di particolare fragilità faticano a raggiungere gli obiettivi di copertura fissati.
Nella passata stagione invernale mediamente si è vaccinato contro l’influenza poco più di 1 persona over 65 su 2 (56,7%): un dato relativo all’intera popolazione “anziana” ma non puntuale rispetto a quanti soggetti a rischio e/o fragili hanno aderito alla campagna vaccinale.
Allo stesso tempo, secondo i recenti dati PASSI 2020-2021 gli screening oncologici organizzati, trovano un riscontro positivo -e quindi un’adesione- tra persone maggiormente istruite, con migliori possibilità economiche, di cittadinanza italiana e coniugate o conviventi.
A fronte di ciò, delle evidenti e radicate disuguaglianze territoriali da colmare, degli effetti della prevenzione mancata di questi ultimi anni e dei fattori sociali, economici e culturali che continuano a condizionare l’accesso alla prevenzione, Salutequità ha voluto realizzare un percorso collettivo di confronto sulle azioni concrete da mettere in campo con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle Regioni nell’affrontare la sfida della prevenzione e di concorrere, attraverso proposte, ad una più diffusa copertura di prevenzione, tanto più ora che la Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto l’intesa sul Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 e si dispone da poco più di un anno del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027.
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