Nel 2022 in Italia sono presenti 14 milioni 46 mila over65; parliamo di più di una persona su 5 presente nel Paese – 23,8% della popolazione totale.
Di questi 7 milioni hanno più di 75 anni, 3,8 milioni sono gli over 75 che hanno gravi limitazioni nel compiere le attività quotidiane della vita e un milione quelli che hanno bisogno di assistenza o ausili perché non autonomi nella cura della propria persona. Circa la metà (47,8%) ha tre o più patologie croniche o ha gravi limitazioni nel compiere le attività quotidiane della vita. Tale quota è più elevata tra le donne (52,4% rispetto al 40,9% tra gli uomini) e raggiunge il 59,4% tra le persone di 85 anni e più (rispetto al 38,8% delle persone di 75-79 anni).
Prendersi cura delle persone più fragili, proteggendole dalle conseguenze dell’influenza, è doveroso, anche perché sono proprio loro ad aver rinunciato di più a visite ed esami necessari: parliamo del 17,8% con età superiore a 74 anni rispetto alla media dell’11,0%. La rinuncia alle cure, inoltre, ha colpito di più chi vive in un comune centro di area metropolitana: si è passati dal 7,3% del 2019 al 12,8% nel 2021.
La vaccinazione è una scelta che richiama alla responsabilità individuale, ma che viene favorita o ostacolata anche da fattori organizzativi dei servizi sanitari. E infatti ECDC definisce così l’esitazione vaccinale:
“L’esitazione vaccinale dipende una serie di fattori che includono problemi di fiducia (es. uno scarso livello di fiducia nei vaccini o in chi li somministra), noncuranza (es. una mancata percezione del rischio o del valore dei vaccini), e accessibilità (es. mancanza di un facile accesso alle vaccinazioni)”.
Partendo da questi presupposti Salutequità ha voluto realizzare un report sulla vaccinazione anti-influenzale in vista della nuova campagna anti-influenzale, mettendo in evidenza l’adesione della precedente stagione, le buone pratiche e le proposte per aumentare l’adesione vaccinale (agendo sulle leve di vaccine esitancy).
Il Report è disponibile nella sezione dedicata del sito.
Per informazioni, segnalazioni di materiali e studi rivolgersi a Sabrina Nardi: snardi.salutequita@gmail.com
Realizzato con il contributo non condizionato di